Il vetro è un materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio e caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza.

Per quanto mi riguarda io adopero vetro artistico colorato in lastre, che taglio a seconda del lavoro che dovrò realizzare. Esistono varie tipologie di vetro artistico, ognuna adatta a uno scopo:

• il vetro soffiato che si distingue per l’estrema brillantezza e la superficie irregolare ma liscia, al cui interno sono racchiuse e visibili bolle d’aria
• il vetro cattedrale, dalla superficie martellinata
• il vetro opalescente che non è trasparente e ha la superficie marmorizzata
• il vetro colorescente che è un opalescente più trasparente con venature opache
• il vetro iridescente che si ottiene realizzando sulla superficie una ossidatura che produce un effetto madreperlato

Per il taglio del vetro si utilizzano i taglierini per il vetro forniti di rotelle d’acciaio speciale (che sostituisce il diamante o lo zirconio usati in passato) e diversi tipi di pinze per aprire i tagli e rifinire i bordi.

Inoltre un altro strumento utilissimo è la mola elettrica che serve a rifinire il vetro dopo il taglio, rendendolo più liscio.

La tecnica Tiffany

Fu inventata alla fine dell’Ottocento da Louis Comfort Tiffany che la utilizzò principalmente per la realizzazione delle sue famose lampade.

Consiste nell’utilizzo di nastri di rame che servono a contornare a forma di U i vari pezzi di vetro che compongono la vetrata e che verranno poi saldati sciogliendo lo stagno con un apposito saldatore

La tecnica Piombo

In questo caso si utilizzano trafilati di piombo a U e ad H, tagliati secondo la misura desiderata, in cui andranno inseriti i vetri tagliati, si procede poi alla saldatura con lo stagno e alla stuccatura con gesso e nero fumo. Infine si spazzola la vetrata energicamente, per pulirla e far penetrare perfettamente lo stucco tra il vetro e il piombo.

Il mosaico

In questo caso il vetro, tagliato secondo il disegno prescelto, viene incollato sul supporto e poi stuccato con il cemento.