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Il Patchwork geometrico

Il Patchwork geometrico

  • Posted by Nadia Bove
  • On 30 Ottobre 2020
  • 0 Comments
  • block, flying geese, log cabin, ninepatch, Patchwork, quilt, tradizione

Con questo articolo cominciamo ad avvicinarci alla tecnica più rappresentativa del Patchwork: il geometrico. Esistono migliaia di schemi per questo genere, ogni blocco ha un suo nome e una sua storia particolare.

Come ho già spiegato in precedenza un quilt è formato da quattro elementi fondamentali: il top, l’imbottitura, il retro e la quiltatura, il top è composto da più elementi denominati “block”.

I blocchi sono un insieme di forme che, cucite insieme, formano il disegno del quilt. In origine i blocchi erano costituiti da un solo pezzo: a forma di quadrato, triangolo, rombo. In seguito il concetto di blocco si è evoluto creando nuovi disegni, più articolati e complicati, ottenuti ripiegando un quadrato di carta in quattro o in nove parti uguali.

Questa nuova griglia fu a sua volta suddivisa sulla carta millimetrata in ulteriori piccole figure geometriche, quadrati che si dividono in triangoli che, a loro volta, si ridivodono in altri piccoli triangoli o quadrati, le possibilità sono infinite nella scomposizione delle figure geometriche, ma oggi ne analizzeremo solo alcune tra le più conosciute.

Cercherò di farvi vedere, attraverso le foto, lo schema, il blocco realizzato e il risultato finale dell’assemblaggio di tutti i blocchi. Sicuramente noterete che anche il blocco più semplice può diventare , nell’assemblaggio, un bellissimo lavoro e che giocando con i colori si possono ottenere manufatti sempre diversi tra loro.

Cominciamo.

The Nine patch, le nove pezze.

Il Churn Dash o zangola, le nove pezze che si suddividono in triangoli.

L’Ohio Star, stella dell’Ohio è un altro blocco, tra i più famosi, realizzato nelle più svariate declinazioni.

The Jacob’s ladder, la scala di Giacobbe:

The Rail Fence, il recinto:

The Flying geese, il volo delle oche:

Ed infine, ma non per importanza, il Log Cabin, la capanna di tronchi, la particolarità di questo blocco è che il centro doveva essere di colore rosso o simile perche stava a simboleggiare il focolare, il luogo dove la famiglia si riuniva dopo una lunga giornata di lavoro, il centro , il fulcro di tutta la vita familiare.

Potete notare dalle foto come sia la semplicità del blocco, sia la complessità, creano risultati strabilianti soltanto cambiando colore oppure destrutturando il blocco stesso.

Spero di avervi incuriosito anche stavolta facendovi capire che questa arte, considerata come minore, è di fatto una disciplina complessa.

Nei prossimi articoli continuerò con i “block” tradizionali, ma in seguito vedremo anche come realizzarli in modo semplice, ma efficace.

Comiceremo a vedere anche gli strumenti necessari (che sono molto pochi) per avvicinarci a questa tecnica.

Foto prese dal web

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